lunedì, ottobre 21, 2013

Orfani 01

Ed eccoci qua. Dopo un bel pò di aspettativa ed un marketing disumano online finalmente mi decido a scrivere la recensione. O molto più semplicemente, quello che ne penso io.
Scadente, buono e ottimo allo stesso tempo. Un mix di saliscendi. Piena di opposti che si mischiano, per cui mi ritroverò a scrivere di cose belle ed al contempo brutte. Tutto studiato, credo, per adattarsi al maggior numero di pubblico.
Mi spiego. Chiunque abbia seguito un minimo la tempesta di informazioni sull'uscita di questo fumetto sa che in pratica è il lancio epocale della Bonelli: un fumetto a colori. Sembra una boiata galattica, vero? Ci sono già i color fest etc etc... la differenza è che qui non si riprende un fumetto già esistente. Da zero si concepisce un fumetto "estero". La proposta è quella di aggiornarci (con un ritardo che solo gli italiani sanno avere) ad un mercato mondiale ormai quasi totalmente a colori e di cominciare ad essere compettivi.
Premesso questo passo alle mie impressioni. 
Ho dovuto aspettare quasi una settimana per digerire il tutto. L'ho riletto, ho aspettato e messo in fondo per poi ritirare su tutto. Il risultato è un buon lavoro. Un 8 se lo merita.
La storia è molto semplice. Standard Bonelli. Già sentita, molto scontata ma ben scritta e soprattutto adattata agli standard odierni. Ricalca perfettamente il pilot di un telefilm. Ormai il target a cui è rivolto è assuefatto dai serial televisivi per cui l'idea a quanto pare è di utilizzare lo stesso linguaggio. Ottimo. Riuscito in pieno. È un pilot eccellente che ti lascia la voglia di guardare il prossimo episodio. Cosa che era da tempo che in Bonelli non si vedeva. Tenendo conto poi dell'energia spesa per il lancio (un'perazione di marketing magnifica) questo primo numero colpisce in pieno l'obiettivo: i teenagers odierni. I disegni sono ottimi come al solito, la Bonelli è una fabbrica di capolavori quando vuole. E passiamo ad i colori, la parte che a me, essendo colorista, interessava di più. Li definirei di un livello superiore. Non guardo spesso alle singole vignette perché per me il colore deve dare atmosfera alla storia ed ai disegni, altrimenti si scade nell'illustrazione. Centrati in pieno. Semplici molte volte, elaborati dove serve, eccezzionali quando meno te lo aspetti. Pecca il supporto. La carta non regge, non è B/N per cui risulta tutto opaco e spesso desaturato (tenendo conto di quello che si vede online). Ma una cosa è certa: hanno stuprato ogni singola goccia da quelle stampanti ed alla fine ci si accontenta senza problemi. Conoscendo i processi, avranno avuto a che fare con dei costi e questo è il massimo raggiungibile per un fumetto da 4,50€. Il massimo.
In definitiva, sono rimasto sinceramente stupito da questo primo numero. Alti e bassi tutti compensati tra di loro mi hanno convinto a consigliarlo un pò a tutti. Certo, ho ancora qualche riserva data dall'esperienza Bonelli passata, in cui i primi numeri erano molto belli per poi scadere nel noioso, ma ho una piacevole sensazione di novità che non mi passa. Inoltre ogni giorno che passa guardo quella copertina, rileggo poche pagine e non capisco se ho per le mani un capolavoro o un semplice fumetto. Bello o brutto che sia (per me o per gli altri) continua ad attrarmi pesantemente.
Ed io adoro gli opposti che si attraggono.

Nessun commento: